Alle prime luci dell’alba di oggi, il Comando Provinciale del Corpo Forestale di Messina, ha
eseguito quanto disposto con l’ordinanza dell’8 maggio 2013 dal G.I.P. del Tribunale di Messina,
dott. Massimiliano Micali, di applicazione di misura cautelare personale degli arresti domiciliari a
carico di S.R. di anni 60, accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico
illecito organizzato di rifuti speciali, anche pericolosi, nell’ambito del procedimento penale n°
1393/11 che ha già visto nelle scorse settimane l’applicazione di altre misure cautelari personali e
l’applicazione di misure reali.
L’indagine si origina da una attività di controllo del territorio effettuata dal personale del
Corpo Forestale che, nel febbraio 2011, sottoponeva a sequestro una discarica abusiva di materiale
inerte, dove si rinvenivano rifiuti speciali pericolosi dei cantieri navali che operano nell’area
portuale di Messina.
Lo S.R., n.q. di amministratore di fatto di una SRL , si è reso
responsabile di una serie indeterminata di trasporti e dell’occultamento di detti rifiuti speciali
pericolosi, presso siti sconosciuti o discariche non autorizzate, ricadenti comunque nell’hinterland
della città di Messina e presumibilmente in territorio tutelato dalla Comunità Europea a seguito
dell’istituzione della zona a protezione speciale “ZPS” c.d. Dorsale Curcuraci/Antennamare.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore dott. Diego Capece Minutolo e dal
Sostituto Procuratore dott. Fabio D’Anna della D.D.A., proseguono alla ricerca dei siti che celano il
materiale abrasivo di scarto contenente sostanze pericolose prodotte dalla sverniciatura delle navi,
di cui alcuni già individuati, e non si esclude che prossimamente si registreranno ulteriori
significativi sviluppi. (GL)