28 nov 2009

Messina: 30 mila persone in piazza con Epifani e la Cgil

Erano 30 mila, secondo la Cgil regionale, le persone che questa mattina hanno sfilato a Messina in un corteo per chiedere legalità e sviluppo per il Mezzogiorno. Tra la folla anche il segretario nazionale Guglielmo Epifani. "Il governo deve cambiare rotta con politiche credibili, per il bene non solo del Sud, ma di tutto il Paese", ha detto Epifani. La manifestazione rientra nell'ambito della Giornata di lotta delle Regioni del Mezzogiorno per il Lavoro, lo sviluppo, la legalità e la messa in sicurezza del territorio. "Messina è stata scelta come simbolo della mancanza di attenzione verso il Mezzogiorno - ha aggiunto il segretario -, del Sud che non ha lavoro, che arretra nella crisi, che ha bisogno di investimenti nella sistemazione ambientale e nella difesa del territorio, che deve legare lo sviluppo del territorio agli investimenti per lo sviluppo". Per Epifani "il governo nazionale, così come avvenuto per il disastro di Messina, non ha fatto per intero il suo dovere. Bisogna farla finita con il sottrarre risorse al Sud perché non si possono utilizzare i fondi del Mezzogiorno per fare tutt'altro. Bisogna avere in mente che il Mezzogiorno non è un problema per il Paese ma è la soluzione dei problemi del Paese, c'è invece l'idea che sia una zavorra ma non è così. Il Sud ha un terzo degli abitanti dell'Italia, non può essere un'area da lasciare abbandonata a se stessa. In questa crisi, come ha detto Draghi, si aumenta la distanza fra il Meridione e il resto del Paese". Alla manifestazione presenti anche i lavoratori di Termini Imerese con Roberto Mastrosimone della Fiom Cgil: "Siamo anche qui perché il nostro obiettivo è quello di far cambiare idea alla Fiat e di continuare a produrre le auto a Termini Imerese. Noi avevamo un accordo che prevedeva la produzione della nuova Lancia Y pari a un investimento di 550 milioni di euro e l'assunzione di 250 dipendenti e chiediamo che venga rispettato".

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