Sicilia, Vip e politici comprano casa...
Non sono siciliani, ma hanno scelto l'Isola per viverci. Stanchi dei soliti luoghi cult, attori, imprenditori, stilisti e designer hanno invertito la rotta, mettendo radici anche in quelle parti della Sicilia lontane dai circuiti pi battuti. Cos Cesare Settepassi, toscano, presidente di Tiffany Italia e vicepresidente di Tiffany Europa, annuncia la prossima apertura del celebre marchio a Palermo e racconta di avere preso casa a Menfi. I vitigni e le spiagge del paese agrigentino hanno fatto presa anche su Paolo Panerai e consorte: l'editore del gruppo Class-Milano Finanza, infatti, racconta che la moglie ha comprato una casa proprio a Menfi. Ma Settepassi e Panerai sono solo gli ultimi di una serie di vip "folgorati" dalla Sicilia, che hanno deciso di prendere casa nell'Isola. Una tendenza raccontata nel nuovo numero di I love Sicilia, il mensile di stili, tendenze e consumi in edicola da venerdi' primo agosto. E si scopre che i "nuovi siciliani" non abbondano solo nelle isole minori, che da sempre esercitano un fascino irresistibile, ma anche, ad esempio, nel Sud-Est siciliano. Basti pensare a "Lady Coca Cola", Cristina Busi, che in Sicilia trascorre ormai gran parte dell'anno, o alla new entry Luca Zingaretti, che ha messo radici a Ragusa Ibla, dove viene girata la fiction "Il commissario Montalbano". Meta agognata anche Taormina dove il neosindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha deciso di prendere casa, cosi' come il difensore della nazionale di calcio, Christian Panucci. Mentre Tortorici, nel Messinese, e' stata scelta dal compositore greco Mikis Theodorakis, che deve la sua notorieta' in Italia alla colonna sonora del film "Zorba il greco". In questo numero di I love Sicilia anche un'inchiesta sul tradimento, con le testimonianze dei detective privati siciliani, e un ricordo della permanenza a Siracusa dell'ex premier britannico Winston Churchill, firmato da Giuseppe Quatriglio e impreziosito da un'opera inedita dell'artista Bruno Caruso che da giovane accompagnava lo statista inglese a dipingere nella Grotta dei Cordari.
Non sono siciliani, ma hanno scelto l'Isola per viverci. Stanchi dei soliti luoghi cult, attori, imprenditori, stilisti e designer hanno invertito la rotta, mettendo radici anche in quelle parti della Sicilia lontane dai circuiti pi battuti. Cos Cesare Settepassi, toscano, presidente di Tiffany Italia e vicepresidente di Tiffany Europa, annuncia la prossima apertura del celebre marchio a Palermo e racconta di avere preso casa a Menfi. I vitigni e le spiagge del paese agrigentino hanno fatto presa anche su Paolo Panerai e consorte: l'editore del gruppo Class-Milano Finanza, infatti, racconta che la moglie ha comprato una casa proprio a Menfi. Ma Settepassi e Panerai sono solo gli ultimi di una serie di vip "folgorati" dalla Sicilia, che hanno deciso di prendere casa nell'Isola. Una tendenza raccontata nel nuovo numero di I love Sicilia, il mensile di stili, tendenze e consumi in edicola da venerdi' primo agosto. E si scopre che i "nuovi siciliani" non abbondano solo nelle isole minori, che da sempre esercitano un fascino irresistibile, ma anche, ad esempio, nel Sud-Est siciliano. Basti pensare a "Lady Coca Cola", Cristina Busi, che in Sicilia trascorre ormai gran parte dell'anno, o alla new entry Luca Zingaretti, che ha messo radici a Ragusa Ibla, dove viene girata la fiction "Il commissario Montalbano". Meta agognata anche Taormina dove il neosindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha deciso di prendere casa, cosi' come il difensore della nazionale di calcio, Christian Panucci. Mentre Tortorici, nel Messinese, e' stata scelta dal compositore greco Mikis Theodorakis, che deve la sua notorieta' in Italia alla colonna sonora del film "Zorba il greco". In questo numero di I love Sicilia anche un'inchiesta sul tradimento, con le testimonianze dei detective privati siciliani, e un ricordo della permanenza a Siracusa dell'ex premier britannico Winston Churchill, firmato da Giuseppe Quatriglio e impreziosito da un'opera inedita dell'artista Bruno Caruso che da giovane accompagnava lo statista inglese a dipingere nella Grotta dei Cordari.
