Brolo, dipendenti del Radio call service Italia in mobilità
Dal prossimo 31 luglio, i sessanta dipendenti di «Radio call service Italia» di Brolo dovranno cessare l’attività ed essere collocati in mobilità. L’azienda continua a gestire i servizi di call center per numerosi enti, sia pubblici che privati, ma si avvia verso il probabile licenziamento dei lavoratori a causa delle difficoltà riscontrate nell’ottenere i crediti vantati nei confronti dei clienti. In particolare, sul banco degli accusati c’è la Regione Sicilia. Infatti, nonostante il Tribunale amministrativo regionale di Catania, dopo sei anni, abbia definitivamente condannato l’Assessorato regionale e l’Ufficio provinciale del Lavoro al pagamento delle somme dovute (pari a poco più di 500 mila euro), nessun versamento è stato ancora effettuato, né è giunta una risposta positiva, anche se ci sono stati degli incontri in proposito.
Dal prossimo 31 luglio, i sessanta dipendenti di «Radio call service Italia» di Brolo dovranno cessare l’attività ed essere collocati in mobilità. L’azienda continua a gestire i servizi di call center per numerosi enti, sia pubblici che privati, ma si avvia verso il probabile licenziamento dei lavoratori a causa delle difficoltà riscontrate nell’ottenere i crediti vantati nei confronti dei clienti. In particolare, sul banco degli accusati c’è la Regione Sicilia. Infatti, nonostante il Tribunale amministrativo regionale di Catania, dopo sei anni, abbia definitivamente condannato l’Assessorato regionale e l’Ufficio provinciale del Lavoro al pagamento delle somme dovute (pari a poco più di 500 mila euro), nessun versamento è stato ancora effettuato, né è giunta una risposta positiva, anche se ci sono stati degli incontri in proposito.
