A Gioiosa Marea è nuovamente interrotta la strada statale 113 in località Capo Calavà, quasi nello stesso tratto in cui fino ai mesi scorsi (esattamente fino al 27 maggio scorso) la circolazione era stata interrotta da una frana che ha richiesto anni prima d’essere rimossa ed una manifestazione di protesta corale, che ha coinvolto l’intero comprensorio dei Nebrodi.
Oggi, sabato 31 dicembre 2011, vigilia di Capodanno, intorno alle 15, una nuova frana di ragguardevoli proporzioni ha interrotto quella stessa tratta di SS 113, in località Scoglio Nero a Capo Calavà (ad un paio di km da Capo Skino verso Patti), riportando Gioiosa Marea nell'isolamento e nell'angoscia. La frana staccatasi dalla collina soprastante infatti è di dimensioni rilevanti e potrebbe celare, nella mole dei massi, delle pietre e dei detriti, automobili che nel momento in cui la massa franosa si è staccata potevano trovarsi in transito, sebbene non siano in vigore allarmi in tal senso.
La situazione torna a farsi dunque critica e non mancheranno i disagi a partire da oggi, a pochi mesi dalla riapertura di quella stessa strada statale, in località Capo Skino, che aveva messo in ginocchio l’economia e la vita sociale di questa ridente cittadina, 'afflitta' da una serie di strade suggestive ma pericolose e fragili per l’incombenza dei costoni franosi, rivelatisi senza troppe salvaguardie. Per la protesta in seguito alla quale furono avviati i lavori di messa in sicurezza della SS 113 di Capo Skino, 25 cittadini e 3 sindaci sono stati condannati dal Tribunale di Patti per interruzione di pubblico servizio, avendo per protesta preso parte ad una manifestazione popolare con occupazione simbolica dei binari della Ferrovia.
Le piogge di ieri e di oggi devono avere reso ancora più fragile il costone soprastante la località Scoglio Nero che si è abbattuto sulla sede stradale nel tratto di Capo Calavà, sulla SS 113 che da Gioiosa Marea porta a S. Giorgio di Gioiosa Marea, Patti e Messina. Strada statale tanto 'abituata' alle frane, al rischio e all’isolamento.
A questo punto ricomincia il calvario della viabilità alternativa: la circolazione infatti viene dirottata sull’Autostrada A20 Messina- Palermo, con ingresso dal casello di Brolo (lato Palermo rispetto a Gioiosa M.) e con uscita al casello di Patti, per chi deve raggiungere S. Giorgio di Gioiosa Marea, Patti, Librizzi, Montagnareale, etc. L’altra possibilità, per chi dovesse raggiungere Patti, è la provinciale Gioiosa Marea- Galbato-Patti. Mentre rimane aperto il tratto di SS 113 fino a Capo Calavà, interrompendosi poco prima della galleria nella roccia.
Le squadre dell'Anas e i Vigili del Fuoco sono all'opera, mentre è stata transennata la SS113 sia lato Gioiosa Marea che lato Patti. Torna dunque indietro l'orologio ad una qualunque delle frane più recenti, del 2004 o del 2007, che hanno richiesto anni per essere rimosse e la strada rimessa in sicurezza e riaperta al transito. (nebrodi e dintorni)