San Fratello frana ancora
Torna l'incubo frane nel centro nebroieo. Il terreno nella zona di Monte Nuovo è ripreso a scivolare ed una nuovo movimento franoso minaccia alcuni nuclei abitativi. Nel febbraio 2010, come si ricorderà, uno smottamento minacciò il centro abitato del paese, provocando ingenti danni. La frana è provocata dalla pioggia che cade insistente ormai da giorni. Il sindaco, Salvatore Sidoti Pinto, ha firmato tre ordinanze di sgombero che riguardano dodici persone. Nuove crepe si sono aperte in diverse abitazioni in via Enna e in via Roma, nel quartiere di Monte Nuovo a San Fratello, a causa della nuova frana. Così, a distanza di poco più di un anno dallo smottamento che tiene ancora lontani dalle proprie case oltre 700 abitanti, torna la paura. L'area interessata è quella nella parte superiore di Riana, dove il 14 febbraio del 2010 partì lo scivolamento di un intero quartiere del comune nebroideo. Nei mesi scorsi, dopo che i residenti di Monte Nuovo avevano segnalato fessure e smottamenti, erano giunte rassicurazioni dagli esperti che avevano garantito si trattasse di semplici assestamenti. Nelle ultime 48 ore, però, la situazione si è aggravata e questa mattina tre case sono state evacuate mentre la via Enna è stata chiusa al transito. Ieri sera, si è svolto un consiglio comunale straordinario mentre, dopo un sopralluogo di due funzionari della Protezione civile regionale il sindaco, Salvatore Sidoti Pinto, ha inviato una relazione a Franco Gabrielli, capo del dipartimento nazionale della Protezione civile invitandolo ad effettuare un sopralluogo a San Fratello. Sempre questa mattina il sindaco ha incontrato il presidente della Regione Raffaele Lombardo per rappresentare le preoccupazioni della comunità. "Se entro martedì - afferma Sidoti Pinto - gli amministratori ed i cittadini non avranno certezze sugli indispensabili ed urgenti finanziamenti per la messa in sicurezza di quest'altra zona e per l'indennizzo delle case distrutte o danneggiate, occuperanno l'aula consiliare ed intraprenderanno azioni di protesta nei confronti del Governo nazionale". Intanto alcuni residenti di Monte Nuovo stanno lasciando spontaneamente alcune case danneggiate dai nuovi movimenti franosi mentre qualcuno racconta di rumori di mattoni spezzati, sentiti durante la notte. (la sicilia)
Torna l'incubo frane nel centro nebroieo. Il terreno nella zona di Monte Nuovo è ripreso a scivolare ed una nuovo movimento franoso minaccia alcuni nuclei abitativi. Nel febbraio 2010, come si ricorderà, uno smottamento minacciò il centro abitato del paese, provocando ingenti danni. La frana è provocata dalla pioggia che cade insistente ormai da giorni. Il sindaco, Salvatore Sidoti Pinto, ha firmato tre ordinanze di sgombero che riguardano dodici persone. Nuove crepe si sono aperte in diverse abitazioni in via Enna e in via Roma, nel quartiere di Monte Nuovo a San Fratello, a causa della nuova frana. Così, a distanza di poco più di un anno dallo smottamento che tiene ancora lontani dalle proprie case oltre 700 abitanti, torna la paura. L'area interessata è quella nella parte superiore di Riana, dove il 14 febbraio del 2010 partì lo scivolamento di un intero quartiere del comune nebroideo. Nei mesi scorsi, dopo che i residenti di Monte Nuovo avevano segnalato fessure e smottamenti, erano giunte rassicurazioni dagli esperti che avevano garantito si trattasse di semplici assestamenti. Nelle ultime 48 ore, però, la situazione si è aggravata e questa mattina tre case sono state evacuate mentre la via Enna è stata chiusa al transito. Ieri sera, si è svolto un consiglio comunale straordinario mentre, dopo un sopralluogo di due funzionari della Protezione civile regionale il sindaco, Salvatore Sidoti Pinto, ha inviato una relazione a Franco Gabrielli, capo del dipartimento nazionale della Protezione civile invitandolo ad effettuare un sopralluogo a San Fratello. Sempre questa mattina il sindaco ha incontrato il presidente della Regione Raffaele Lombardo per rappresentare le preoccupazioni della comunità. "Se entro martedì - afferma Sidoti Pinto - gli amministratori ed i cittadini non avranno certezze sugli indispensabili ed urgenti finanziamenti per la messa in sicurezza di quest'altra zona e per l'indennizzo delle case distrutte o danneggiate, occuperanno l'aula consiliare ed intraprenderanno azioni di protesta nei confronti del Governo nazionale". Intanto alcuni residenti di Monte Nuovo stanno lasciando spontaneamente alcune case danneggiate dai nuovi movimenti franosi mentre qualcuno racconta di rumori di mattoni spezzati, sentiti durante la notte. (la sicilia)
