Nella serata del 23 marzo 2011, la Squadra Mobile della Questura di Messina, in collaborazione con quella di Terni, ha dato esecuzione all’Ordinanza di Applicazione della Misura Cautelare in Carcere adottata dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina in data 21.03.2011, nei confronti di un esponente di spicco della criminalità organizzata locale, in atto ristretto presso la Casa Circondariale di Terni, ove è sottoposto al regime previsto dall’art.41 bis dell’Ordinamento Penitenziario, in quanto ritenuto responsabile, in concorso con altra persona allo stato non identificata, dell’omicidio, con l’aggravante della premeditazione e del metodo mafioso, di un pregiudicato. Il fatto delittuoso è avvenuto nel mese di Maggio del 2005, allorquando in Messina, all’interno di un’area di servizio, due giovani, travisati da caschi, hanno assassinato un uomo facente parte di un clan mafioso locale. Il padre dell’uomo ucciso, era stato ferito in altro agguato a colpi d’arma da fuoco, mentre un cognato, anch’egli pregiudicato, era stato fatto oggetto di altro attentato alla vita, rimanendone ferito. L’A.G. che ha adottato il provvedimento cautelare ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Messina, sulla base di un’articolata e complessa attività d’indagine condotta da questa Squadra Mobile, compendiata in varie informative, supportate dalle dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia. La ragione fondante dell’omicidio è da inquadrarsi nei contrasti maturati tra le consorterie criminali operanti in una zona ad alta intensità mafiosa della Città per il predominio del territorio e la gestione delle attività illecite. (PS)