Gentili sindaci, assessori e consiglieri comunali,
in nome e per conto degli oltre 200 studenti iscritti alla facoltà di giurisprudenza di Messina e frequentanti la sede decentrata di Patti, con la presenta lettera, intendiamo rivolgere a Voi, rappresentanti delle istituzioni politiche ed amministrative dei nostri Paesi, un forte e diffuso richiamo, un importantissimo appello e una viva richiesta di partecipazione all’incontro tra sindaci che si terrà, il prossimo 20 novembre, presso il Seminario Vescovile Mons. Angelo Ficarra di Patti, che avrà per oggetto la ricerca e la proposta di soluzioni per garantire un futuro stabile alla sede decentrata della facoltà di giurisprudenza. Avrete sicuramente già ricevuto l’invito istituzionale per il secondo incontro (il primo purtroppo è stato poco partecipato: erano presenti infatti solo 5 comuni su 20), ma noi studenti, cittadini dei vostri comuni, sentiamo il bisogno di invitarvi per cercare di risolvere insieme e senza inutili campanilismi la situazione che sta interessando noi studenti.
Assicurare una garanzia ed un futuro alla sede decentrata non significa offrire un favore al comune di Patti o sperperare una qualche somma di denaro, ma piuttosto costituisce il modo concreto con cui ogni studente possa sentire realmente di essere rappresentato e adeguatamente tutelato e promosso dal proprio comune di appartenenza; significa avere a cuore le esigenze di sviluppo culturale, sociale e professionale della nostra Provincia, tutta intera, a prescindere dal luogo di stabilimento della sede decentrata, a prescindere da quali e quanti studenti per comune ingrossino le fila degli iscritti al corso di laurea; rappresenta l’espressione di una volontà vera e non retorica tesa alla realizzazione delle condizioni di vita per il miglior futuro professionale, economico e sociale della nostra comunità studentesca.
Di fronte a interessi così intensi e così nobili, come quelli allo studio, alla crescita, alla diffusione della cultura e dello spirito civico, allo sviluppo economico, sociale e politico della società dei giovani, non si può restare legati ad anguste visioni di convenienza politica o bloccati dalla scarsezza di risorse, che per altri versi riescono invece a trovarsi, con la forza e la voglia di contribuire all’adempimento dei doveri che sono propri della carica istituzionale, che viene concessa dai cittadini a fronte di una grave e seria assunzione di impegni e responsabilità, responsabilità legata in prima linea al soddisfacimento dei bisogni della collettività. Peraltro, in un’ottica di ristrettezze economiche e di bilancio, torna di massima attualità il detto “l’unione fa la forza”, che, contestualizzato, può voler dire che l’accordo e l’intesa tra il massimo numero di comuni va di pari passo con una riduzione proporzionale dell’ammontare dell’eventuale contributo economico, e che la creazione di una struttura pubblica o privata compartecipata può consentire ad ogni comune di fare propri i ritorni in termini di immagine di un progetto universitario, ed inoltre garantisce la possibilità di una gestione comune e di una informazione reciproca e collettiva, senza primi né ultimi, ma tutti insieme, ogni comune con gli altri, tutti uniti per un progetto di grande rilevanza per il nostro comprensorio.
Il nostro appello va a tutti Voi, perché non Vi dimentichiate dei vostri studenti e della comunità intera, nella sicura speranza che tutti insieme possiate decidere di dare una svolta a questo nobile e moderno progetto. Fiduciosi della Vostra presenza, Vi porgiamo i nostri affettuosi saluti.
Gli studenti della sede decentrata
in nome e per conto degli oltre 200 studenti iscritti alla facoltà di giurisprudenza di Messina e frequentanti la sede decentrata di Patti, con la presenta lettera, intendiamo rivolgere a Voi, rappresentanti delle istituzioni politiche ed amministrative dei nostri Paesi, un forte e diffuso richiamo, un importantissimo appello e una viva richiesta di partecipazione all’incontro tra sindaci che si terrà, il prossimo 20 novembre, presso il Seminario Vescovile Mons. Angelo Ficarra di Patti, che avrà per oggetto la ricerca e la proposta di soluzioni per garantire un futuro stabile alla sede decentrata della facoltà di giurisprudenza. Avrete sicuramente già ricevuto l’invito istituzionale per il secondo incontro (il primo purtroppo è stato poco partecipato: erano presenti infatti solo 5 comuni su 20), ma noi studenti, cittadini dei vostri comuni, sentiamo il bisogno di invitarvi per cercare di risolvere insieme e senza inutili campanilismi la situazione che sta interessando noi studenti.
Assicurare una garanzia ed un futuro alla sede decentrata non significa offrire un favore al comune di Patti o sperperare una qualche somma di denaro, ma piuttosto costituisce il modo concreto con cui ogni studente possa sentire realmente di essere rappresentato e adeguatamente tutelato e promosso dal proprio comune di appartenenza; significa avere a cuore le esigenze di sviluppo culturale, sociale e professionale della nostra Provincia, tutta intera, a prescindere dal luogo di stabilimento della sede decentrata, a prescindere da quali e quanti studenti per comune ingrossino le fila degli iscritti al corso di laurea; rappresenta l’espressione di una volontà vera e non retorica tesa alla realizzazione delle condizioni di vita per il miglior futuro professionale, economico e sociale della nostra comunità studentesca.
Di fronte a interessi così intensi e così nobili, come quelli allo studio, alla crescita, alla diffusione della cultura e dello spirito civico, allo sviluppo economico, sociale e politico della società dei giovani, non si può restare legati ad anguste visioni di convenienza politica o bloccati dalla scarsezza di risorse, che per altri versi riescono invece a trovarsi, con la forza e la voglia di contribuire all’adempimento dei doveri che sono propri della carica istituzionale, che viene concessa dai cittadini a fronte di una grave e seria assunzione di impegni e responsabilità, responsabilità legata in prima linea al soddisfacimento dei bisogni della collettività. Peraltro, in un’ottica di ristrettezze economiche e di bilancio, torna di massima attualità il detto “l’unione fa la forza”, che, contestualizzato, può voler dire che l’accordo e l’intesa tra il massimo numero di comuni va di pari passo con una riduzione proporzionale dell’ammontare dell’eventuale contributo economico, e che la creazione di una struttura pubblica o privata compartecipata può consentire ad ogni comune di fare propri i ritorni in termini di immagine di un progetto universitario, ed inoltre garantisce la possibilità di una gestione comune e di una informazione reciproca e collettiva, senza primi né ultimi, ma tutti insieme, ogni comune con gli altri, tutti uniti per un progetto di grande rilevanza per il nostro comprensorio.
Il nostro appello va a tutti Voi, perché non Vi dimentichiate dei vostri studenti e della comunità intera, nella sicura speranza che tutti insieme possiate decidere di dare una svolta a questo nobile e moderno progetto. Fiduciosi della Vostra presenza, Vi porgiamo i nostri affettuosi saluti.
Gli studenti della sede decentrata