Il barcellonese F.P., 32 anni, considerato un emissario del racket delle estorsioni arrestato dai carabinieri di Barcellona lo scorso 15 aprile con ancora in tasca i 3 mila euro pretesi da un vivaista assessore del Comune di Furnari, è stato condannato ieri per estorsione aggravata dalle modalità mafiose nel processo con il rito abbreviato alla pena di 6 anni e 4 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 2 mila euro.
La sentenza emessa dal Gup distrettuale del Tribunale di Messina Antonino Genovese, ha anche condannato l'imputato al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 5 mila euro in favore della vittima, un imprenditore che nel processo si è costituito parte civile. L'uomo dovrà inoltre pagare – come da sentenza – le spese legali di altre due parti civili, il Comune di Furnari, sul cui territorio è avvenuta l'estorsione e all'associazione antiracket “Fonte di libertà” aderente alla Fai. (GDS)