17 mar 2013

CAPO D'ORLANDO: Frana inghiotte due ville e distrugge strada

Una frana ha inghiottito due ville, polverizzato una strada interpoderale e minaccia da vicino altre abitazioni e la Statale 116 Capo d’Orlando-Randazzo. È quanto accaduto in contrada Marmoro. L’Anas intervenuta sul posto insieme alla Protezione civile di Capo d’Orlando, coordinata dal geom. Alfredo Gugliotta, ha chiuso al transito la strada dirottando il traffico, da e per Naso, sulla intercomunale di contrada Scafa.
Per fortuna le due abitazioni che lo smottamento ha fatto scivolare verso il basso di parecchi metri non erano abitate altrimenti il rischio che la frana avesse potuto coinvolgere persone indifese era altamente probabile. Infatti sembra che lo smottamento non sia stato lento perché alcune persone della zona avrebbero sentito nel pomeriggio forti schianti provenire dal basso, ma non si erano ancora resi conto di quanto lì stava accadendo. Le due abitazioni infatti sono isolate rispetto alle altre della contrada e per raggiungerle bisogna percorrere una stradina privata chiusa da un cancello. Ma è stato proprio il cancello che imbocca la Statale 116 ad allarmare i passanti. Il cancello infatti verso le 16 appariva completamente inclinato e la stradina di accesso era scomparsa, risucchiata nella frana. Una delle due abitazioni, quella più a est, di proprietà di una famiglia tedesca che la utilizza per trascorre le vacanze ed i momenti liberi, è scivolata di almeno cinquanta metri e la stradina di cemento vi è finita contro tanto da distruggere un muro perimetrale e penetrare all’interno. L’altra abitazione, più ad ovest e di proprietà di un orlandino che abita a Messina, dopo essere scivolata di quasi venti metri si è inclinata su se stessa. Ingenti i danni alle due case perché, come facilmente intuibile, le abitazioni sono irrecuperabili. La frana sembra sia partita dalla sommità della collina, proprio quindi dal dosso che ospita la Statale 116 ma un altro smottamento, questa volta di limitate proporzioni, si è registrato proprio sulla parte sommitale della Statale 116 e sulla stessa direttrice della frana che ha coinvolto del due abitazioni. Il timore è ora che si tratti di un vasto smottamento e che possa interessare tutta questa parte della contrada. Già in passato, ricordava una abitante della zona, si erano registrate piccole frane ma mai si sarebbe potuto pensare ad uno smottamento così vasto. Oggi, anche se domenica e le condizioni meteo lo consentiranno, il geom. Alfredo Gugliotta della Protezione civile comunale e dell’Area manutenzione dell’Ufficio tecnico, ritornerà con i suoi uomini nella zona per monitorare la collina e le zone limitrofe alla frana dove sono ubicate le altre abitazioni, queste però abitate. Anche l’Anas, dopo aver transennato la strada oggi sarà nuovamente sul posto per controllarne la stabilità. I danni dell’interruzione della Statale 116 alla circolazione stradale sono pesanti perché l’arteria porta direttamente dalla zona tirrenica alla zona jonica e così sono centinaia i mezzi pesanti che la percorrono così da evitare di bypassare Messina e di pagare il ticket dell’autostrada. E gravi problemi si registrano anche sul lungomare di Capo d’Orlando. Le infrastrutture pubbliche e private che insistono sull’arteria, dopo l’ultima mareggiata che si è abbattuta sulla spiaggia del centro città, hanno registrato danni. Questa volta i problemi maggiori li ha avuti una struttura sinora ritenuta un baluardo nella difesa del lungomare e cioè la rotonda sul mare di via del Fanciullo che sino a poco tempo fa era difesa da una spiaggia estesissima . Da tempo esposta ai marosi a causa dell’erosione della costa che l’avevano privata della spiaggia, la rotonda ha subito l’incuneamento delle onde sotto il muraglione di contenimento patendo quel fenomeno distruttivo che il lungomare paladino ben conosce e che si chiama “sifonamento”. Il mare così ha risucchiato tra le onde il basamento della rotonda facendo crollare parte della pavimentazione. (GDS)

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