7 mar 2012

Alluvione: niente credito per i comuni messinesi, continua il braccio di ferro con la Regione

E' rivolta nei comuni della fascia tirrenica in ginocchio dal 22 novembre scorso. A singhiozzo anche le agevolazioni sin qui disposte per le attività economiche. Il sindaco di Saponara chiede le dimissioni dell'assessore Venturi. Gli sfollati di Barcellona pronti al ricorso contro lo "sfratto".


"Caro Presidente alla vergogna non c'e' mai fine. La informo che la misura d'aiuto per le comunita' alluvionate del 22 Novembre presentata dall'assessore Venturi non e' stata recepita da Banca Nuova, la quale sta diniegando tutte le istanze delle attivita' non commerciali. Mi creda non ho più parole, mi chiedo se vale ancora la pena credere nelle istituzioni. Con la stima e l'affetto di sempre, Nicola Venuto Sindaco di Saponara."

Ennesimo boccone amaro per le popolazioni del messinese colpite dall'alluvione dello scorso 22 novembre. Una rabbia alimentata da una collezione di risposte negative e assenza istituzionali ben sintetizzata dal testo dell'sms che stamane il primo cittadino del piccolo centro tirrenico ha inviato al governatore Raffaele Lombardo.


Venuto ha chiesto le dimissioni dell'assessore alle attività produttive Mario Venturi, accodandosi così alla protesta di Milazzo, dove le imprese sono sul piede di guerra per l'esclusione dai fondi Crias, 3 milioni di euro messi a disposizione per le aziende arigiane dall'Ente regionale. Tagliate fuori dalla misura, così, circa 200 piccole imprese e commercianti, più gli operatori di Rometta e San Filippo del Mela.

Continuano le polemiche quindi, nel messinese, e i braccio di ferro tra amministratori, Regione e Governo nazionale. Ieri si sono uniti alle proteste anche le 5 famiglie di Barcellona ancora sfollate. Quindici persone, ospitate al George Hotel, che come i circa 800 sfollati di Saponara si troveranno presto "sfrattati" perché la Protezione civile non copre più le spese degli alloggi e ha invitato i comuni ad adottare soluzioni più economiche. Per il ritorno nelle proprie abitazioni, però, il cammino sembra ancora lungo. Perché il Comune revochi le ordinanze di sgombero, infatti, serve una valutazione tecnica definitiva sulle condizioni di messa in sicurezza e gli interventi sin qui effettuati.

Obbiettivo che la task force di tecnici di Protezione civile, Genio, Regione e Provincia si è prefisso con i sopralluoghi effettuati e conclusi la scorsa settimana. Il dossier dei tecnici non è però ancora stato consegnato. Le famiglie sfollate si sono quindi rivolti ad un legale perché tuteli i loro diritti. (normanno)

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