Migliaia di persone si sono radunate fuori dalla chiesa di San Domenico a Saponara Marittima, per i funerali di Luca Vinci, 10 anni, Giuseppe Valla, 27 anni e del padre Luigi Valla di 55, travolti dal fango durante l'alluvione dello scorso 22 novembre.
Anche la chiesa è stracolma di fedeli. Sulla bara bianca del piccolo Luca i familiari hanno messo i suoi peluche preferiti, uno dei quali indossa la maglia della Juventus della quale era tifoso. Sempre sulla bara le matite e l'album che utilizzava per colorare e la maglietta che indossava durante le partite di calcio. Sulla bara dei due Valla la maglietta dell'Inter della quale erano tifosi; su quella di Luigi anche la bandiera della Cgil perché era un operaio delle acciaierie Duferdofin e sindacalista della Fiom.
Tra i familiari che partecipano ai funerali in prima fila anche la madre del piccolo Luca, che era ricoverata in ospedale perché ha una costola rotta ed è incinta. La donna, che non si può muovere, è arrivata in chiesa in barella.
"Non posso non esprimere disappunto e sdegno per i tentativi di sciacallaggio, per le precipitose conclusioni di quanti si limitano solo ad accusare gettando fango sulla nostra gente e sul nostro territorio. Non posso permettere a nessuno di sporcare la dignità della nostra gente", ha detto l'arcivescovo di Messina, Calogero La Piana, durante la sua omelia. "La nostra terra - ha osservato - è sempre tacciata di mafia corruzione e abusivismo. Dico, a che serve denunziare, se poi scelte e comportamenti non annunciano qualcosa di diverso?". L'arcivescovo, che ha invitato a pregare per le vittime, ha espresso anche "gratitudine per i numerosi aiuti arrivati da ogni parte e riconoscenza per l'opera svolta da numerosi volontari per liberare strade e case dal fango ed aiutare la popolazione".
Durante la messa ha parlato anche il relatore della tesi di Giuseppe Valla, che era iscritto in Medicina, il professor Luigi Sturniolo, con la voce rotta dalle lacrime: "Voglio fare a Giuseppe una promessa, la tesi verrà completata e pubblicata. Una copia la consegnero alla mamma. Proporrò al rettore la laurea alla memoria".
Un compagno di scuola di Luca ha letto piangendo una lettera scritta insieme agli altri amici e compagni di giochi del bambino. "Caro Luca, tu per noi sei sempre qui. Sei sempre stato un ragazzo splendido e quando arrivavi tu era come se arrivasse il sole. Tu che ora sei in cielo con Gesù sarai per sempre il nostro angelo custode".
In chiesa anche una delegazione della Cgil, diversi parlamentari nazionali e regionali, i sindaci della zona tirrenica del messinese e una delegazione di cittadini di Giampilieri e Scaletta. Tante le corone di fiori davanti al sagrato della chiesa tra le quali spicca proprio quella dei cittadini di Giampilieri che hanno messo 40 fiori come gesto simbolico di unione tra le vittime di Giampilieri e Scaletta che furono 37 nell'alluvione di due anni fa più le tre morte nella frana di Saponara. (la sicilia)