10 ago 2011

Pedofilo scoperto dalla Polizia di Barcellona P.G.

Il Commissariato P.S. di Barcellona P.G. ha denunciato alla locale Procura della Repubblica un trentaseienne, per tentata induzione alla prostituzione minorile. Da qualche tempo i poliziotti erano stati allertati dai responsabili di una struttura che ospita extracomunitari minorenni, che vi era il sospetto di “strani” movimenti col probabile coinvolgimento a sfondo sessuale di giovani minorenni, ospiti della comunità. Il sospetto era diventato più concreto dopo il rinvenimento di bigliettini in cui esplicitamente si invitavano i minori a contattare dei numeri di telefono per avere dei rapporti sessuali.

A quel punto scattavano le indagini dei poliziotti che decidevano di monitorare la zona per individuare i soggetti coinvolti nella vicenda. Due giorni fa veniva riscontrato un tentativo di adescamento operato da un uomo che cercava di prendere contatti con un giovane tunisino, di appena 16 anni, al quale chiedeva il numero di cellulare, facendogli, dopo, la “proposta” sessuale. Poco dopo l’uomo, frattanto allontanatosi nel timore di essere scoperto, provvedeva a chiamare telefonicamente il minore, a cui offriva la somma di 30 Euro per avere un rapporto sessuale. Nella conversazione si inseriva un dipendente della struttura che, fingendosi anch’egli un ospite della struttura, si dichiarava disponibile all’incontro ma l’interlocutore appena appresa l’età dell’uomo, riferiva di non essere interessato, in quanto cercava solo ragazzi.
Individuata la natura del soggetto, inequivocabilmente “pedofilo”, scattava la trappola della Polizia. Dopo due contatti telefonici, i poliziotti facevano concordare un incontro al giovanissimo tunisino, appostandosi in maniera da poter bloccare l’uomo. Così, ieri pomeriggio, all’appuntamento si presentavano, oltre al minore, anche i poliziotti che intervenivano all’atto in cui l’uomo stava facendo salire in auto il minorenne.
L’uomo, ammetteva le sue responsabilità, e nel corso del servizio i poliziotti gli sequestravano il cellulare utilizzato per contattare il minore, un profilattico e la somma di danaro pattuita per la prestazione, tutte tracce pertinenti il reato di cui dovrà rispondere l’uomo davanti all’A.G. competente, ovvero tentata induzione alla prostituzione minorile. (PS)

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