9 ago 2011

LE DELEGAZIONI DI NAFPAKTOS (LEPANTO) E MARINO LAZIALE IN VISITA ALL’ARSENALE MILITARE DI MESSINA

Il 7 agosto 2011, conclusa la manifestazione organizzata per la terza edizione della “Rievocazione storica dello sbarco a Messina di don Giovanni d’Austria”, le delegazioni di Nafpaktos (Lepanto) e Marino Laziale si sono recate in visita all’Arsenale Militare di Messina. Ad attenderle l’ammiraglio Gianfrancesco Cremonini (Direttore dell’Arsenale Militare).

Il Sindaco di Lepanto, dott. Yiannis Boules, con la dott.ssa Maria Ziampara e il dott. Christo Salamouras, rispettivamente assessori alla cultura e all’ambiente del comune greco, e il dott. Otello Bocci, assessore alla cultura del Comune di Marino Laziale, sono stati accompagnati dal dott. Fortunato Manti (presidente dell’Associazione “Aurora”), dal prof. Vincenzo Caruso (direttore artistico della manifestazione), dal dott. Piero Pettenò (Amministratore Delegato della Marco Polo System), dalla dott.ssa Voula Coniari e dal dott. Yiannis Koutsouklakio (Marco Polo System).
L’organizzazione della serata è stata curata dall’Associazione Culturale “Arsenale di Messina”.
Presenti gli assessori Pippo Isgrò e Dario Caroniti del Comune di Messina, Salvatore Loria (Presidente della Marine Reach Italy), gli attori che hanno interpretato i personaggi storici nel corso della rievocazione, la sig.ra Rossana Mecozzi e i figuranti dell’Associazione “Arte e Costumi Marinesi”.
Prezioso il supporto alla manifestazione dato dall’Arsenale Militare di Messina, una risorsa per la città dello Stretto. L’ammiraglio Gianfrancesco Cremonini ha sempre dimostrato una sensibilità fuori dal comune per gli eventi artistici e culturali messinesi, mettendo a disposizione maestranze specializzate e professionalità consolidate in settori delicati in numerose occasioni. Giova ricordare, fra tutti, la preziosa opera di restauro dei cannoni di Capo Peloro, portata avanti con la supervisione dei tecnici della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina, e la realizzazione degli affusti.
In occasione della rievocazione storica, le maestranze specializzate (falegnami e carpentieri) hanno provveduto al restauro della carrozza, messa a disposizione dall’Associazione “Carrozze Storiche” della Famiglia Molonia, utilizzata per il trasporto dello “stratigò”, del “Maurolico” e dell’”arcivescovo”. (EC)

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