Sollecitare il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a firmare l'ordinanza per attivare le procedure d'urgenza per iniziare i lavori della Statale 113 Settentrionale Sicula: non sono bastati due anni per risolvere il caso del comune di Gioiosa Marea (Messina) bloccato da una frana e per questo domani cittadini e istituzioni, ma anche associazioni, imprenditori e forze politiche, rivolgeranno al Premier questa richiesta nel corso di una manifestazione che si snoderà nelle vie della cittadina (poco meno di 5 mila abitanti). "La manifestazione - spiega il presidente dell'Associazione Gioiosa Nostra, Giuliana Scaffidi - vuole dare il segno della stanchezza avvertita da tutta la nostra comunità, che ha visto compromesso il proprio diritto alla libera circolazione". La vicenda della frana risale al 2004, "ma un punto di svolta - ricorda Scaffidi - sembrava essere arrivato il 23 gennaio scorso quando durante i lavori di un Consiglio comunale congiunto, a cui aveva preso parte anche il sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture Giuseppe Reina, erano stati stanziati 5 milioni di euro per i lavori e assegnata la procedura d'urgenza, che poi però improvvisamente, abbiamo saputo qualche settimana fa, è stata tolta". Ebbene, osserva Scaffidi, "anche la tragica morte di un ciclista che nei giorni scorsi è precipitato nella voragine apertasi sulla carreggiata della strada, ha dato nuova forza ai cittadini per ribellarsi a questo stato di cose". La manutenzione del tratto di strada franato, rammenta ancora la responsabile dell'Associazione Gioiosa Nostra, spetta all'Anas, "anche se su questo aspetto nei mesi scorsi abbiamo assistito a un vero e proprio scaricabarile tra la stessa Anas e la Protezione Civile". Alla manifestazione di domani gli organizzatori hanno invitato a partecipare anche i parlamentari eletti in provincia di Messina, anche "per farsi carico e portavoce della disagio della popolazione e per rimediare alla latitanza finora dimostrata".