Ato Me 1: Salvi 180 posti di lavoro
Il Governo Regionale ha avallato la richiesta di anticipo, che potrà garantire subito la copertura delle spese della gestione integrata dei rifiuti da parte dell'Ato Me 1, permettendo di superare la momentanea carenza di liquidita’che avrebbe portato innumerevoli disagi ed il licenziamento di 180 persone. L’avv. Laura Trifilò, Presidente dell’ATO ME 1, infatti ha appreso la notizia dopo che l’On.le Raffaele Lombardo, nella prima riunione di sabato 27 giugno, ha sottoposto all’esame della Giunta di Governo la richiesta di anticipazione, sul fondo di rotazione previsto dall’articolo 21 della legge regionale 22 dicembre 2005, n.19, presentata dal Consiglio di amministrazione della società. Intanto Confindustria Sicilia chiede di dare ai privati la gestione degli Ato."Molti Ato rifiuti in Sicilia, con quasi un miliardo di euro di debiti, sono sull'orlo del fallimento perchè la loro gestione, affidata a politici indicati dai sindaci, in molti casi è stata caratterizzata da sprechi e clientele. Registriamo che ad alcuni amministratori di società d'ambito i Sindaci che li hanno nominati consentono di omettere di consegnare le informazioni richieste dalle autorità di controllo e vigilanza". Lo dice Giuseppe Catanzaro, vicepresidente di Confindustria Sicilia, che aggiunge: "La Sicilia deve superare al più presto l'emergenza finanziaria, ma la strada non può essere nè il continuare a bruciare fondi pubblici per tappare le falle dei bilanci delle società d'ambito, nè pressare sull'Ars per una riforma che restituisca la gestione diretta del ciclo dei rifiuti ai Comuni. La cura sarebbe peggiore del male: stiamo ancora pagando il prezzo di certi disastri del passato che neppure la creazione degli Ato ha potuto cancellare". "La strada maestra - spiega Catanzaro - l'ha già tracciata l'Unione europea con una direttiva che impone l'affidamento mediante gara della gestione del ciclo dei rifiuti, già recepita dall'Italia con una legge valida su tutto il territorio nazionale".