Saldi senza entusiasmo con un occhio all'affare ed uno al portafogli. E' questo l'andamento dei saldi estivi a poco meno di un mese dal loro inizio, secondo quanto risulta da un' indagine tra gli esercenti. Cosi', per il 39% le vendite speciali di fine stagione sono diminuite rispetto allo scorso anno, per il 36% sono rimaste sostanzialmente uguali, mentre il restante 25% fa un primo bilancio positivo. "Si tratta di un calo generalizzato - spiega il presidente della Fismo-Confesercenti, Roberto Manzoni - che peraltro ci aspettavamo. Un calo che si e' fatto sentire con piu' intensita' nelle ragioni del centro e del sud piuttosto che in quelle del nord. D'altra parte, le famiglie sono arrivate all'appuntamento con i saldi estivi gia' stremate dalla necessita' quotidiana di far quadrare il bilancio, con la prospettiva di nuovi aumenti delle tariffe in autunno, degli acquisti dei libri di testo scolastici da effettuare a settembre e con sulle spalle le spese sostenute per organizzare le vacanze. L'approccio dunque non e' dei migliori".